Venerdì 26 Luglio 2019, in mattinata comincia a circolare questa notizia:
carabiniere ucciso a Roma, l’identikit dell’assassino: nordafricano, alto 1.80, con le meches
Dopo un nanosecondo partono i commenti infuocati:
il vicepremier leghista Matteo Salvini è stato uno dei primi a commentare: «Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate – scrive il ministro – Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa».
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni vanno molto più in là: «La scorsa notte un carabiniere di 35 anni è morto ammazzato da 2 magrebini ancora latitanti, 8 coltellate di cui una dritta al cuore, a pochi passi dal Vaticano. Provo tanta rabbia e profonda tristezza, l’Italia non può più essere il punto di approdo di queste bestie. Vicinanza alla famiglia di questo servitore dello Stato e all’Arma dei Carabinieri, spero che questi animali vengano presi subito e che possano marcire in galera».
Daniela Santanchè non è da meno: «Ormai i carabinieri e gli italiani vengono dopo»
I politici sparano le loro sentenze puntando in alto. Salvini reintroduce il lavoro forzato, Di Maio chiede che i responsabili siano espulsi, ma quando e dove? La Meloni rinnega la specie di appartenenza: “Basta far approdare animali“. Il cretinismo del web esplode e si accavallano demenze su demenze fino alla imbecillità totale: “Colpa di Carola”
… passa qualche ora…
le agenzie cominciano a battere notizie di questo tipo: «Sono Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee i presunti assassini del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, il carabiniere di 35 anni ucciso a Roma nella notte fra giovedì e venerdì, con 8 coltellate di cui una mortale al cuore. I due hanno confessato e si trovano ora in isolamento nel carcere di Regina Coeli. Nell’albergo in cui alloggiavano è stato trovato, nascosto in un controsoffitto, il coltello utilizzato per il delitto. I giovani fermati sono entrambi cittadini americani e hanno, rispettivamente, 19 e 20 anni. Sono stati loro, come si legge anche nel decreto di fermo firmato dal pubblico ministero Maria Sabina Calabretta e dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, a sferrare le coltellate che hanno ucciso il vicebrigadiere».
Poche righe, che hanno il potere di ottenere il silenzio più totale! Tutte e tutti zitti! E chi si azzarda a dire alcunché sugli americani statunitensi? Non certo questa specie selezionata di codardi e cacasotto!
Eccoli lì i coraggiosi censori … eroi di meschini sfondoni! Ora tacciono, dopo aver smontato in fretta e furia il palco della forca, (ma è lì pronto, verrà rimontato alla prossima occasione). Nessuna correzione delle porcate e degli strafalcioni detti con mediocre spocchia.
Il commento lo lasciamo a ciascuna e ciascuno di voi.
È triste verificare che nei social c’è tanta di quella feccia che ci sguazza dentro; e allora perché frequentarli? Più o meno come nella politica, dove qualcuno dovrebbe ricordare al ministro degli interni che il “lavoro forzato” è stato abolito nelle carceri di questo paese da circa 70 – 80 anni. Forse il Salvini e la Meloni sono forestieri (di cultura certamente) venuti chissà da dove e chissà quando e si sono persi questo passaggio.
Che ci siano persone che annegano nelle corbellerie che dicono, non stupisce. Ci sono sempre stati. La novità è che prima venivano liquidati con un “smetti di bere!”, oggi hanno un seguito notevole, bah!!!
Nelle prossime ore ne sapremo delle belle!