Dopo manganelli, fucilate e arresti per i minatori del Sudafrica arriva la peggiore aggressione: le agenzie di rating.
Fitch ha abbassato l’outlook sul rating del Sudafrica da stabile a negativo. Il motivo è stato esposto col solito linguaggio secco e arrogante proprio dei potenti: le prospettive di crescita del Sudafrica sono a rischio soprattutto per lo sciopero dei minatori che ormai da cinque mesi sta piegando l’industria del platino.
Dopo poche ore sono seguite le “sorelle” Standard & Poor’s e Moodys.
Nel primo trimestre l’economia del Paese è calata dello 0,6% e Fitch ha rivisto al ribasso le stime di crescita dal 2,8 all’1,7% quest’anno e dal 3,5 al 3% per il 2015.
[ Fonte: Financial Trend Analysis 13 giugno, 10:44 ]
Non aspettava altro il governo del Sudafrica per intimare al sindacato Amcu (Association of Mineworkers and Construction Union, sorto nel 1998 da una scissione del Cosatu, diventato “sindacato di Stato”) che organizza i minatori, di negoziare un accordo che ponga fine allo sciopero. Il tempo concesso al sindacato per concludere il negoziato scade questa notte, lunedì 16 giugno. Il governo afferma che quello sciopero sta spingendo il Paese africano in recessione.
Secondo le società minerarie, che da secoli sulla pelle dei minatori hanno fatto e continuano a fare enormi profitti e sono: Lonmin, Anglo American Platinum e Impala Platinum, le perdite complessive, in mancati ricavi e salari sarebbero di 31 miliardi di rand (2,15 miliardi di euro). Mentre siamo in ansia per capire cosa succederà domani a ultimatum scaduto, facciamo alcune considerazioni.
*che la mafia internazionale (o se volete il racket) si sia incarnata nella finanza e in particolare in queste “agenzie di rating” che ne sono le avanguardie, è cosa risaputa;
*che una lotta proletaria, quando è organizzata, di massa e determinata, trova sul suo cammino i manganelli, la galera e le fucilate, lo sappiamo per esperienza;
*ma c’è un’altra considerazione da fare. Ma non avevano detto che la classe operaia non esisteva più e non serviva più in quanto non produceva praticamente nulla? Come no!, l’hanno detto in tanti e lo dicono ancora. Detto e ripetuto fino alla nausea. Eppure in Sudafrica, uno dei paesi galoppanti, le nuove potenze economiche, il BRICS (Brazil, Russia, India, China and South Africa), viene messo in ginocchio dallo sciopero di un settore operaio: il comparto delle miniere.
Non sarà allora vero, come si diceva un tempo, che tutto, ma proprio tutto ciò che esiste, ossia la ricchezza del mondo viene prodotta solo ed esclusivamente dalla classe lavoratrice?
Il resto sono seccature!