Le leggi, le carceri e i rapporti di forza

Toh!, anche la ministra Cancellieri si è accorta che le leggi, quando sono a favore degli sfruttati, degli ultimi, in questo caso dei carcerati, non vengono applicate!

Leggiamo dall’agenzia Agi del 22 agosto 2013: Giustizia: il ministro Cancellieri; «il regolamento penitenziario? perfetto, ma non è applicato». «Il nuovo regolamento che regola la detenzione in carcere non viene applicato nella maggioranza degli istituti italiani». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. «Ebbene – ha sottolineato il ministro – sono pochi casi di carceri in regola». Ha poi continuato «Dobbiamo ringraziare l’Europa che ci ha messo con le spalle al muro dicendoci: entro un anno dovete mettervi a posto».

Sembra un’ovvietà, eppure in questa italietta dei buono sentimenti e dell’individualismo cretino, sembra quasi un pensiero sovversivo! E lo è! Corrisponde a quanto andiamo dicendo su questo Blog fin dal primo Post, e ovunque, con quelle poche e pochi altri dovunque riusciamo a far arrivare la voce!

Non sono le leggi che fanno la realtà, è il rapporto di forza tra le classi che decide; le leggi formano il quadro dove si svolge lo scontro che determina il rapporto di forza tra le classi. Un po’ come il gioco del calcio: il campo da gioco e le regole sono la cornice, ma non dicono chi vincerà la partita; la vittoria andrà a chi segna più gol, ossia a chi, su quel campo e con quelle regole, esprime maggior forza!

Così funziona il mondo capitalista, se ne accorge un ministro, e noi quando inizieremo a giocarla la partita? Perché se non scendiamo in campo la sconfitta è a tavolino, per due a zero.

Diamoci una mossa!

Intanto cosa succede nelle carceri?
*Nel carcere di Vercelli i detenuti danno fuoco alla cella; è la seconda volta in dieci giorni:
*Nel carcere di Bari un detenuto il 21 agosto ha litigato violentemente con tre guardie carcerarie. Il carcere l’ha spedito alla comunità per recupero di patologie psichiatriche a Castellana Grotte, secondo la vulgata carceraria (che si sta diffondendo anche tra i “liberi”) che chi è violento non è sano di mente (bah!). Gli psichiatri l’hanno rimandato in carcere, perché non c’era nulla di “guasto” nella mente del detenuto. In carcere il detenuto ha di nuovo spaccato la cella e si è inferto dei tagli. Le guardie lo vogliono di nuovo mandare sotto gli psichiatri, casomai imbottirlo di psicofarmaci!
Domando io, che sono ignorante in materia psichiatrica, in quelle due carceri, e in tutte le altre, a nessuno è venuto in mente di chiedere ai quei detenuti quale fosse il loro problema? Se qualcuno spacca la cella o l’incendia o si fa dei tagli forse qualcosa da dire ce l’ha! qualche problema da comunicare ce l’ha! Non vi pare?
California*Negli Usa, in California, non hai più nemmeno il diritto di fare lo sciopero della fame: Adnkronos, 21 agosto 2013:
Ci sono 136 detenuti in sciopero della fame dall’8 luglio: un giudice ha stabilito che potranno essere nutriti con la forza, anche se avevano chiesto il contrario. Lunedì un tribunale federale del distretto di San Francisco, in California, ha stabilito che i medici e i funzionari carcerari potranno imporre l’alimentazione forzata ai detenuti in sciopero della fame che si trovano in pericolo di vita, anche se questi avessero precedentemente firmato dei documenti in cui chiedevano di non essere sottoposti a rianimazione in caso di perdita di coscienza o arresto cardiaco. Il regolamento delle carceri della California prevede infatti che i detenuti possano protrarre lo sciopero della fame fino alla morte, a patto che abbiano firmato i cosiddetti mandati do-not-resuscitate (Dnr). Il giudice Thelton Henderson ha però deciso che i documenti non sono validi se firmati durante lo sciopero della fame o poco prima di iniziarlo. Lo sciopero era stato iniziato da trentamila delle 133 mila persone incarcerate in California, e al momento lo stanno portando ancora avanti 136 persone in sei prigioni diverse. I detenuti protestano contro la pratica molto diffusa in California di rinchiudere in isolamento – nelle cosiddette Security Housing Units (Shus).
California-2Questo isolamento è una vera e propria tortura!!!
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