Nascita dei campi di concentramento e di sterminio
La nascita dei Campi di concentramento, in epoca moderna, inizia con la seconda guerra anglo – boera (olandesi), combattuta per il dominio del Sudafrica nel 1899-1902. Fu il generale britannico Horatio Kitchener che progettò e fece costruire nel Marzo 1901 dei campi di concentramento (concentration camp) in cui fame e malattie la facevano da padroni. Dei centomila deportati, 26.000 tra donne e bambini boeri ed altrettanti e forse più indigeni morirono. Strategia criminale, consueta per l’impero britannico, cui si affiancò la strategia della terra bruciata (scorched earth): circa 30 mila fattorie furono incendiate, le coltivazioni distrutte e i capi di bestiame sottratti o uccisi, rastrellamenti, deportazione dei civili, distruzioni del territorio e campi di concentramento per vincere la resistenza boera.
Marzo 1933 nasce il primo campo di concentramento nazista a Dachau, su iniziativa di Heinrich Himmler. Ne seguirono 15.000 secondo alcune stime, ma forse anche di più, accompagnati da fosse comuni, forni, e tutte le nefandezze che conosciamo.
I primi che vennero internati nei campi di concentramento furono gli oppositori politici (comunisti, socialisti, anarchici) e nessuno/a si allarmò; poi vennero gli asocialen quelli/e che non accettavano il lavoro, i non produttivi, i lavativi e nemmeno a questo punto si allarmarono; subito dopo zingari, omosessuali, i ladri, i disabili, insomma tutti quelli che non erano utili alla produzione per fare la Grande Germania e ancora la gran parte della popolazione era d’accordo. Poi arrivarono gli ebrei e la gran parte dei cittadini accettò perché era stata convinta che ostacolavano la crescita economica.
Ai giorni nostri, con finanziamenti e armamenti europei, con il governo italiano in testa e l’accordo della grandissima parte del parlamento, si ripristinano in Libia i Campi di concentramento per le popolazioni africane che fuggono da guerre, fame e carestie. Precedentemente il governo Berlusconi aveva ottenuto campi simili negli accordi con Gheddafi.
Questi sono i più conosciuti, ma ricordiamo anche quelli in Algeria prodotti dall’occupazione francese, quelli in Libia realizzati dall’occupazione fascista italiana progettati da Rodolfo Graziani, e tantissimi altri, frutto della civiltà capitalistica imperialista di questa bella Europa!
*Come mai il campo di sterminio si è prodotto nel cuore dell’Europa, nel paese con il più alto livello di scolarizzazione e di cultura e con una società civile organizzata e consapevole?
*Che cosa è stato il nazismo? Una banda di pazzi, oppure un movimento politico appoggiato e finanziato dall’imprenditoria multinazionale e dal sistema bancario e osservato con ammirazione dal capitalismo mondiale. Per il capitale si trattava di rimettere in moto l’economia e la produzione di armi, fattore di altissimi profitti. E poi la guerra. La prima guerra mondiale aveva lasciato in sospeso rancori, vecchie ruggini e feroci rivalse. Aveva dimostrato che distruggere permette poi di fare affari d’oro nella ricostruzione.
*Una domanda centrale: su quali principi nasce il campo di concentramento? Da dove nasce la volontà di rinchiudere, deportare e sopprimere persone che non rispettano le regole, che non obbediscono a un ordine rigido utile a creare profitti per i ricchi e accumulazione capitalista? Se analizziamo bene il campo di concentramento troveremo che ha molto in comune col carcere! Le finalità sono le stesse: individuare i soggetti ribelli, quelli/e non adeguati all’ordine produttivo ed espellerli, deportarli in luoghi chiusi e separati dove non c’è vita; producendo in loro smarrimento, confusione, devastazione, annientamento. E’ la morte sociale prima della morte fisica. Questo è il carcere, è questo il campo di concentramento. La differenza è che il secondo porta alle estreme conseguenze il processo di annientamento.
e oggi?:
Attualmente vediamo sotto i nostri occhi i Cpr (Centri per il rimpatrio; prima CIE e prima ancora CPT), dove è stato ammazzato qualche giorno fa un ragazzo georgiano di 38 anni Vakhtang Enukidze. Sono spazi destinati alla detenzione amministrativa. Sono luoghi di privazione della libertà personale riservati a cittadini provenienti dai paesi non U.E. risultati, al controllo delle forze dell’ordine, irregolari.
Nella seduta parlamentare del 19 novembre 1997, presieduta da Luciano Violante, c’è stata la votazione nominale sul ddl n. 3240, (poi approvato con legge Legge n. 40/98 il 6 marzo 1998) disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (in relazione alla creazione dei Cpt), la grandissima parte dei parlamentari votò a favore, la destra voleva restrizioni ulteriori. Voti favorevoli alla legge si sono avuti anche dai parlamentari di Rifondazione Comunista e dei Verdi.
Rifondazione Comunista:
Bertinotti Fausto – Assente
Boghetta Ugo – Favorevole
Bonato Francesco – Favorevole
Cangemi Luca – Assente
De Cesaris Walter – Favorevole
Giordano Francesco – Favorevole
Lenti Maria – Favorevole
Malavenda Mara – Assente
Malentacchi Giorgio – Favorevole
Mantovani Ramon – Favorevole
Nardini Maria Celeste – Favorevole
Pisapia Giuliano – Favorevole
Rossi Edo – Favorevole
Santoli Emiliana – Assente
Valpiana Tiziana – Favorevole
Vendola Nichi – Favorevole
Verdi:
Boato Marco – Favorevole
Cento Paolo – Favorevole
Corleone Franco – Assente
De Benetti Lino – Favorevole
Galletti Paolo – Favorevole
Gardiol Giorgio – Favorevole
Leccese Vito – Favorevole
Mattioli Gianni Francesco – Assente
Pecoraro Scanio Alfonso – Assente
Procacci Annamaria – Favorevole
Scalia Massimo – Favorevole
Turroni Sauro – Favorevole
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Un’ultima considerazione: abbiamo sentito i discorsi dei leader mondiali in questi giorni per ricordare l’orrore della shoah, perché non debba mai più ripetersi. Ci potete spiegare come mai molti esponenti politici sovranisti europei come l’ungherese Viktor Orban, Matteo Salvini, l’olandese Geert Wilders, l’austriaco Kurz, e tanti altri, in realtà razzisti e con venature fasciste, più o meno marcate, si sono recati in pellegrinaggio in Israele, assicurando sostegno economico e militare al governo di quel paese, mentre nel proprio paese, questi esponenti politici finanziano, sostengono e fomentano i gruppi dichiaratamente fascisti che praticano azioni, scritte e linguaggi razzisti e antisemiti?