I luoghi cardine di quest’ordine sociale: Carcere e fabbrica (posto di lavoro) producono sempre più MORTI.
Morti in carcere : al 25 Nov 2018, 60 suicidi e un totale di 134 di morti per cause da accertare
– lo scorso anno, alla stessa data: 47 suicidi e un totale di 115 per cause da accertare, il 27% in crescita i suicidi!
Perché si muore in carcere?
Morti sul lavoro: al 31 agosto 2018 sono 713 i morti sui luoghi di lavoro il 6,4% in più dello scorso anno
Perché si muore sul lavoro?
Dunque le morti crescono e le tensioni aumentano, aggiungendo alle morti gli atti di autolesionismo in carcere, intorno ai diecimila, e le 641.000 denunce di infortunio nei posti di lavoro nell’anno scorso, con 571 menomazioni fisiche.
Ancora e sempre Carcere e Fabbrica. Le due strutture intorno a cui ruota l’ordine produttivo del sistema capitalistico.
La fabbrica, o posto di lavoro, esprime la sudditanza ai dogmi del presente capitalista, il mercato, la crescita, il debito, lo spread, l’impresa, la produttività, ecc. Le persone che lavorano nelle fabbriche, chiamiamoli anche posti di lavoro, producono tutto quello che è intorno a noi e che utilizziamo per vivere e anche per morire. Ma sono anche quelle che pagano sulla loro pelle il mantenimento di questo schifoso ordine.
Il carcere, esprime la necessità del sistema capitalista di ammaestrare le persone e modellarle in sintonia con un ordine immutabile e una rigida disciplina. Queste le condizioni per essere riammesse nel consorzio sociale, con lo status di persona sfruttata, sottomessa e, come tale, accettata.
Alcuni/e obietteranno: ma il carcere e la fabbrica sono cambiati!
Sono cambiati i nomi, le definizioni, gli aggettivi: ad esempio: stanza di pernottamento invece di cella; collaborazione invece di subordinazione, ecc., ma è un cambiamento per farli restare tali e quali nelle loro funzioni essenziali.infortuni, atti di auto
Ciò che succede in questi due mondi così connessi, Carcere e Fabbrica, possono essere un indice della condizione dell’intero ordine sociale. E ne viene fuori una condizione disastrosa e insopportabile.
Perché ancora sopportare?
Perché non imprimere alle tensioni, che pure si esprimono, una direzione conflittuale in grado di imporre un cambiamento nel senso degli interessi strategici delle persone sfruttate e sottomesse.
Dobbiamo farlo! Non c’è più tempo per aspettare!
MORTI BIANCHE E MORTI ROSSE SANGUE , SCUDO CROCIATE O ROSSO E FALCE -MARTELLO, LA SOSTANZA NON CAMBIA, IERI COME OGGI. Un forte abbraccio da un compagno che non dimentica e che non si pente di niente,…… anzi si pente di non aver fatto peggio!. CIAO BELLO 😉