Altri due suicidi negli ultimi giorni di agosto nelle carceri italiane!
La risposta dei detenuti: proteste e rivolte contro le condizioni di vita sempre più schifose.
Nella trasmissione a RadiOndaRossa di mercoledì 30 agosto ho già denunciato questo assurdo crimine di stato ed ho denunciato le inammissibili pretese di chi vuole contrastarlo usando la psichiatria.
La trasmissione si può ascoltare qui.
Ancora ieri, il 31 agosto, altri due suicidi:
– un 21enne tunisino si è ucciso in cella, impiccandosi nel carcere Don Bosco di Pisa
– Un uomo di 37 anni, croato, si è tolto la vita nel carcere di Torino.
Nel carcere di Pisa, dopo questo ennesimo suicidio, i detenuti hanno protestato duramente. È intervenuta la polizia in tenuta antisommossa all’interno del carcere per imporre, con la forza, il rientro dei detenuti nelle celle. La rivolta è iniziata all’1,45 di notte ed è durata diverse ore. «I detenuti si sono asserragliati a uno dei piani dell’istituto occupandolo fino a che a metà mattina sul posto è arrivato il capo del Dap, (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), Santi Consolo». Il capo del Dap «ha parlamentato con i detenuti per riportare la calma e ha invitato una loro rappresentanza di cinque persone all’esterno della zona occupata» e «al termine del colloquio, durante il quale hanno manifestato il dolore per la morte del loro compagno, tutti i detenuti coinvolti nei disordini hanno fatto rientro nelle sezioni detentive».
Solidarizziamo concretamente con la popolazione detenuta che si ribella a questo massacro nelle carceri.
Dal 2000 ad oggi, 31 agosto 2017, nelle carceri italiane sono morte 2.690 persone detenute di cui 973 suicidi.
Fermiamo la strage, sosteniamo le proteste della popolazione detenuta!
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