Ben arrivate in carcere!!!

Ben arrivate in carcere!!!

Non si dovrebbe dare il benvenuto a chi entra in carcere.

carcere_9Ma stavolta facciamo un’eccezione perché salutiamo due creaturine appena nate: 30 giorni una, 32 giorni l’altra!

Le mamme 24 e 31 anni. La sera di Natale, le ardimentose forze dell’ordine, le hanno arrestate per violazione della sacralità della proprietà privata. Insomma per furto! La magistratura, altrettanto solerte ed energica le ha condannate per direttissima a 2 anni e due mesi. La magistratura ha condannato le mamme, ma ha mandato in galera anche le neonate.

Lo vedete come la giustizia è rapida ed efficiente in questo paese? Mica ci mette dieci anni per fare un processo, come a Berlusconi, per poi scoprire che è il reato caduto in prescrizione.

All’insegna di rapidità ed efficienza le due creature sono state immediatamente sbattute in una cella del carcere di Cagliari, il famigerato Buoncammino, uno dei peggiori carceri d’Italia. Ottimo ambiente per due neonate. D’altronde la “sicurezza” ha i suoi costi, e il pantano scribacchino dei media tipo “il fatto quotidiano” o “libero” e anche gli ultimi arrivati in parlamento come i “grillini” in gara forcaiola con quelli che vogliono “cacciar via”, ma anche, via via, tutti gli altri, saranno felici: giustizia è fatta!

Non sempre si può optare per le misure alternative come il Berlusconi di cui sopra.

Non voglio fare commenti altrimenti scendo nel turpiloquio. E nemmeno serve ricordare a giudici e funzionari quali leggi presiedono alle mamme detenute (possono essere inviate agli arresti domiciliari direttamente dal giudice che le ha condannate, oppure in una casa famiglia), una sola considerazione:

VERGOGNATEVI!!!

e per noi: cosa aspettiamo a liberarci di questo stato squallido e del sistema proprietario e capitalistico che riproduce?

Nessun Buon anno stavolta!

Perché sia un anno buono, ce lo dobbiamo conquistare!!!!

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14 risposte a Ben arrivate in carcere!!!

  1. vittoria oliva ha detto:

    un saluto a pugno chiuso e un abbraccio salvo
    vittoria

  2. Pingback: Ben arrivate in carcere!!! | controappuntoblog.org

  3. Amantia Martinelli ha detto:

    mi sento male solo a leggere!

  4. sexytravi ha detto:

    Non le hanno messe ai domiciliari semplicemente perché sono recidive (altrimenti avrebbero potuto usufruire dei domiciliari, visto che per madri condannate fino a 4 anni c’è questa possibilità). Leggevo un paio di giorni fa di una rom messa ai domiciliari solo dopo 18 recidive; mi immagino queste quanto devono aver reiterato i furti prima di finire in carcere. E magari prima di sbeffeggiare la “sacralità della proprietà privata” consiglierei di provare cosa vuol dire tornare a casa e trovarla devastata e svaligiata. Per quanto riguarda le neonate, invece, sono d’accordo, è una cosa mostruosa, e infatti i figli dovrebbero essere tolti alle madri che devono scontare una pena, e affidate a un ambiente sereno che sarà certamente migliore che crescere con madri snaturate e criminali o ancora peggio in carcere. Saluti.

    • contromaelstrom ha detto:

      Ha ragione Fiamma, è faticoso rispondere a questo commento senza lasciarsi andare agli insulti. Ma proviamoci: conosco bene le leggi e regolamenti che consentono di accedere alle misure alternative per le madri detenute. Può essere la “recidiva” che è stata resa ostativa dalla legge “Cirielli”, ma anche dal fatto che il giudice, spesso, non considera “domicilio” alcune residenze (case occupate o campi rom – e questo dipende da giudice a giudice), ed anche -soprattutto- dalla etichetta di “pericolosità sociale” attribuita a chi commette stessi reati più volte. La “pericolosità sociale” è una categoria introdotta dal fascismo per “bollare” gli oppositori politici e gli “asociali”. Persone che poi sono state avviate ai campi di sterminio.
      Scusa, ma considerare come tu fai “madri snaturate e criminali” due ragazze che compiono piccoli furti in una mondo dove i padroni, veri criminali, da un giorno all’altro gettano alla fame e alla disperazione decine, centinaia di migliaia di persone per i loro sporchi profitti mi pare come minimo ingenuo oppure voluta ignoranza.
      Se vuoi, leggi la lettera che ha scritto una detenuta che ha partorito in carcere; quanta umanità esprime! Ce ne fossero, fuori del carcere, di sentimenti così profondi. La lettera è qui:
      https://contromaelstrom.com/2012/08/30/la-parola-a-chi-sta-in-carcere-e-nata-una-bambina/

      • sexytravi ha detto:

        non mi pare che tu conosca bene leggi e regolamenti caro compagno, visto che mi citi la Cirielli come causa della carcerazione. in realtà la carcerazione deriva semplicemente dal fatto che ai recidivi non si può applicare la sospensione condizionale della pena, e questo vale sia per piccoli che per grandi reati (sempre però che siano minori di due anni); per madri condannate, esiste la possibilità di accedere alle misure alternative per cumuli pena fino a quattro anni, invece dei tre previsti per il resto dei cittadini, a meno che non sia rilevata la “pericolosità sociale”, che purtroppo caro compagno scatta automaticamente qualora si rilevi un’ostinata pervicacia nella commissione della stessa condotta delittuosa. In altri termini, se queste accumulavano condanne su condanne, venivano affidate alla comunità ma nonostante ciò continuavano a commettere furti, non è possibile continuare a concedere loro gli stessi benefici di legge, bisogna rafforzare le misure di sicurezza a tutela dei cittadini onesti, in questo caso i derubati. anche perchè se come dici queste facevano solo piccoli furti, per arrivare a un cumulo pena di 2 anni e 2 mesi (in realtà suppongo parecchio di più, perchè probabilmente è stato decurtato un bel po’ di presofferto) vuol dire che di “marachelle” ne hanno commesse un bel po’. E allora si applica il principio che 1000 marachelle commesse in spregio dei ripetuti avvertimenti e ammonizioni sono più gravi di un reato occasionale di media entità. Cosa dovrebbe fare la giustizia, lasciarle delinquere a piacimento fino all’infinito? e la tutela dei cittadini dove la mettiamo? invece le bambine, che non hanno colpa, dovrebbero essere affidate a una vera famiglia.

    • giovanni moretti ha detto:

      A me svaligiarono la casa tanti anni fa e la cosa non mi fece piacere, ma questa personale vicenda non modifica il mio giudizio sulla giustizia , solerte nel condannare solo le marachelle compiute dai poveracci. Troppo spesso faccendieri,politicanti, speculatori, evasori fiscali etc, benchè recidivi, non incorrono nei rigori della legge. Mi viene in mente , ad esempio Ligresti, quel tale proprietario di una clinica dove molti anni fa morirono dei pazienti in una camera iperbarica , carente di manutenzione. Qualche mese fa questo “signore” e sua figlia Giulia sono stati arrestati per una bancarotta da oltre 250 milioni di euro. Nonostante la pericolosità sociale di tali individui,propensi a delinquere, l’intervento del ministro Cancellieri ha evitato alla povera Giulia l’onta di una lunga carcerazione preventiva. Questa amico , si chiama giustizia di classe… altro che sicurezza e tutela dei cittadini.

      • sexytravi ha detto:

        Ne sono ben consapevole, ma non si cada nell’errore di dire “ma siccome la giustizia non tocca gli intoccabili, gli altri possono fare cosa vogliono”. Cerchiamo anche di riconoscere quando la giustizia lavora bene, per distinguerla dal grosso dei suoi operatori che stanno lì a fare politica e a tutelare gli interessi dei loro amici.

    • gianni ha detto:

      …ma perchè non vai sul sito di ghedini o persone del genere,che si riempiono la bocca di “verità” assoluta… di leggi… articoli… ma che non conoscono assolutamente la realtà dei proletari???
      per Salvatore: quando vieni a milano a parlare del tuo interessante libro e delle tue esperienze???

  5. Fiamma Schiavi ha detto:

    Meglio taccia o il turpiloquio lo faccio io anche dopo aver letto il commento sopra.
    E hai ragione: nessun buon anno. A pugno chiuso
    Fiamma

  6. Bixio ha detto:

    Evidentemente se la signora “reitera” il reato è perchè non sono stati risolti i problemi a monte ossia come fai a campare senza un reddito od una casa ?? Forse invece di buttare soldi per mantenere in piedi questo sistema che condanna al carcere solo i poveracci, si potrebbero spendere per politiche sociali vere ed efficaci.

  7. contromaelstrom ha detto:

    Ben detto Bixio! Con sexytravi invece abbiamo visioni del mondo e della società assai distanti e, forse, totalmente contrapposte. Da quanto dice pare che “creda” alla funzione del carcere come regolatore dei comportamenti sociali. Quando proprio l’alta recidiva, quasi il 60%, dimostra che chi passa per il carcere non diventa un “bravo cittadino”: e allora perché il carcere continua a esistere? Chiunque ci pensi un po’ si può rendere conto che il carcere non serve a chi ci viene buttato dentro, men che meno per “risocializzarlo”. Si mantiene in vita questo strumento di tortura solo per terrorizzare le persone “fuori” facendo loro accettare il malessere sociale senza reagire, casomai mugugnando e, come crede sexytravi, a tutelare la “proprietà”. D’altronde che il carcere sia inutile per “migliorare” le persone imprigionate è convinzione del 99% dei criminologi.
    Tornando alle detenute madri e ai loro piccoli e piccole, è sufficiente analizzare ciascuna delle posizioni delle 45 madri attualmente in carcere con 47 creature ( o anche soltanto le madri delle 16 creature rinchiuse nella cosiddetta “sezione nido” con sbarre,nel carcere romano di Rebibbia), per conoscere le molteplici cause che mantengono dentro le madri detenute perpetuando questa vergogna, non un solo motivo quindi.
    Riguardo alla affermazione di sexytravi di togliere i figli alle madri che commettono reati, beh, nonostante la composizione di destra del parlamento italiano, ed anche di gran parte della società, finora nessuno se l’è sentito di proporre questa barbarie. Al contrario, con la Legge 21 aprile 2011, n. 62 si è portato a 6 anni la permanenza dei bambini/e con madri detenute. L’estremo impaccio con cui il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta ha risposto a chi lo interpellava su questa infamia, la dice tutta sulla miseria della classe politica, che dimostra di non avere nemmeno quel minimo coraggio per risolvere problemi di piccola entità (45 detenute) ma di notevole spessore culturale. E perché? Forse perché non vogliono perdere i voti di chi si illude che la galera sia la soluzione dei propri problemi che non se la sente di affrontare per quelli che sono, casomai col conflitto.
    Sarebbe il caso che le persone intelligenti si adoperassero per costruire una cultura dell’ABOLIZIONE DELLA GALERA

  8. gianni landi ha detto:

    “un tempo” si scriveva sui muri delle città…”BUON ANNO! …E GIU’ BOMBE!”..sui Vietcong in Vietnam. Ci pensarono i compagni vietnamiti, il popolo vietnamita in massa a dare la giusta risposta agli americani che erano interessati al “mercato” orientale! Chi ha buone orecchie..intenda! Te SEXITRAVI devi dire a tu’ pa’ “caro compagno” e non a Salvatore che di leggi, leggine e galera, dopo trent’anni di “gattabuia” se ne intende più di un avvocato od aspirante tale. Gianni Landi

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