I guerriglieri colombiani detenuti in alcuni istituti carcerari del paese hanno dichiarato il 20 marzo giornata nazionale di sciopero della fame in segno di protesta contro la decisione del ministro della Giustizia Juan Carlos Esguerra di concedere l’autorizzazione a una visita di verifica nelle prigioni da parte di una Commissione Internazionale di Osservazione della Situazione dei Diritti Umani negli Istituti Carcerari e della Situazione delle Prigioniere e Prigionieri Politici in Colombia. La Commissione era integrata, tra gli altri membri, dall’ex senatrice Piedad Cordoba, portavoce di Colombiane e Colombiani per la Pace. Il ministro colombiano ha inoltre negato l’esistenza di prigionieri politici nel paese. Il riconoscimento di un conflitto sociale e politico da parte del governo, sarebbe un segnale importante di volontà di risoluzione dello stesso. Le FARC, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, avevano chiesto la visita negli istituti penitenziari come condizione per la liberazione di 11 membri delle forze di sicurezza dello Stato che si trovano ancora nelle loro mani. Nelle prigioni colombiane ci sono oltre 8.000 prigionieri politici . (A.M.)
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