Rivolta nel carcere di Ancona in fiamme alcune celle
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/12/09/news/rivolta_carcere_ancona-26345023/
ANCONA – Nel carcere di Montacuto, ad Ancona, è scoppiata una rivolta che coinvolge una ventina di detenuti. Alcune celle sono state incendiate. Nessuno, secondo le prime informazioni, sarebbe rimasto ferito, né tra i carcerati né tra gli agenti di polizia penitenziaria. Per riportare l’ordine sono intervenuti anche poliziotti in assetto antisommossa.
La protesta era iniziata nella tarda serata di ieri, quando i detenuti avevano dato fuoco a delle lenzuola, ed è proseguita questa mattina. A renderlo noto il segretario del Sappe Aldo Di Giacomo, che da tempo denuncia la situazione di emergenza del carcere anconetano, afflitto in primo luogo da seri problemi di sovraffollamento. La protesta, a quanto se ne sa, è divampata anche a causa della mancanza di riscaldamento. I detenuti si sono barricati nelle celle con delle lamette, sbattono le gavette contro le grate e alcuni avrebbero dato vita a delle risse.
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Uno dei peggiori carceri quello di Montacuto in Ancona.
Nel carcere di Montacuto, ad Ancona, i detenuti dormono anche per terra, su materassi di fortuna, stipati in quattro in celle da uno. Il carcere ospita 440 detenuti, su una capienza regolamentare di 178. La situazione è così critica che neppure l’igiene è assicurata: le docce si fanno ogni due giorni, non più quotidianamente.
Il 24 settembre scorso un detenuto, Eugenio R. di 46 anni, era morto in cella nella tarda notte dopo aver accusato un malore nella mattinata del giorno prima: si era sentito male ed era stato accompagnato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette per le visite e gli accertamenti del caso a seguito dei quali l’uomo e’ stato dimesso poche ore piu’ tardi. Nella notte però, il detenuto aveva accusato ancora un malore che gli e’ stato fatale. Il pubblico ministero non ha disposto l’autopsia essendo considerata la morte di Riccio di origine naturale.
Ieri 8 dicembre c’era stata una visita a sorpresa del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta, al carcere di Montacuto ad Ancona, la cui situazione di sovraffollamento era stata piu’ volte denunciata.
E’ in altitudine il carcere? qualora lo fosse conveniva precisarlo così si spiegherebbe meglio la protesta per la mancanza del riscaldamento e non avrei messo il fatto che la doccia la possono fare soltanto ogni due giorni per evitare battutaccie sarcastiche. Chi ha la pancia piena non capisce chi cel’ha vuota!! Solidarietà e comprensione.Gianni
Ciao Gianni,
il carcere di Ancona non è in montagna, però a quello che so io è molto freddo e soprattutto molto umido. Una struttura vecchia e malandata. Questi i difetti notati dall’Associazione Antigone durante un sopralluogo: “La struttura necessiterebbe di ristrutturazione. I vani doccia e i corridoi antistanti sono le parti più fatiscenti con le pareti completamente ricoperte di muffa. In alcuni punti il soffitto si è staccato e ci sono perdite d’acqua che formano delle pozze a terra. I camminamenti sono per lo più scoperti e totalmente esposti al sole nei periodi estivi e alle intemperie in quelli invernali.” Le celle (2.80×3.50), pensate per singoli detenuti, sono occupate da 3 in letti a castello a 3 piani.
E’ un carcere che ha un sovraffollamento tra i più intensi (il terzo o quarto in tutta Italia), e da un po’ di tempo molti detenuti dormono con un materasso buttato per terra (il materasso nelle carceri non è altro che una striscia di plastica spugnosa).
Ne hanno abbondanti di motivi per ribellarsi. Se ci fosse qualche parlamentare o consigliere regionale sarebbe opportuno che facesse ADESSO visita al carcere per verificare gli atti di ritorsione delle guardie verso quelli che saranno ritenuti i “capi della rivolta”.
Solidarietà massima alla loro protesta.