La comunità di Riace colpita slealmente
Un’altra ignominia compiuta dalla giustizia italiana grazie all’applicazione della legge che punisce il “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Arresti domiciliari per il sindaco di Riace Domenico Lucano e il divieto di dimora per la sua compagna Tesfahun Lemlem.
Il piccolo comune di Riace, grazie all’opera del sindaco e all’attivazione della comunità, con le molteplici attività di accoglienza e integrazione, è diventato il comune più esaltato nel mondo e punto di riferimento per smentire tutte le sciocchezze che si urlano sul fenomeno migratorio.
Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, le accuse contestate, ma il Gip di Locri ha smussato molto le accuse della Procura della Repubblica di Locri, rigettando le più pesanti.
Ricordiamo tutte e tutti, lo spero, che la legge su cui si è basata la Procura della Repubblica per le accuse contro il sindaco di Riace è la famigerata Legge del 30 luglio 2002, n. 189, nota come la legge Bossi-Fini, del governo Berlusconi, che ha disciplinato l’immigrazione modificando in senso fortemente repressivo e punitivo la normativa esistente in materia (Decreto legislativo 25 luglio 1998, del governo Prodi, anch’esso inadeguato a comprendere il fenomeno migratorio che già aveva avuto inizio e mettere in atto politiche dell’accoglienza e meccanismi e strutture adeguate). È inutile ricordare la personalità “integerrima” dei due firmatari, Bossi e Fini, ne sono piene le cronache.
Va ricordato invece che i primi tempi dell’operare di questa legge ha visto l’incriminazione di numerosi comandanti di navi per aver salvato e portato a bordo
persone che stavano per affogare in mare. Una delle più indegne figuracce fatte dal ceto politico italiano che ha messo davanti all’incolumità delle persone la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, facendo diventare “reato” penale una norma secolare, accettata da tutte le civiltà marinare che intimava di salvare in mare chiunque (anche nemici) a rischio di annegamento.
Svegliamoci!!!!!!!!!!
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Ti rispondo volentieri Salvatore : lo “avversario” è Padrone, oggi più di Ieri in Italia come in tutto il Mondo, delle Strutture statali, dei Media e della Finanza. E’ una guerra impari Salvatore ! Noi eravamo giovani, ingenui, disorganizzati, squattrinati, armati soltanto di sentimenti di solidarietà disinteressata, del bisogno di una società anti autoritaria, di una Cultura familiare e sociale Nuova, perchè quella vecchia ci soffocava. Eravamo giovani, ingenui e fiduciosi come tutti i “bambini” e gli ADULTI CI HANNO TRADITI. La Storia sociale è un tradimento continuo dei buoni sentimenti e questo è imperdonabile. Speriamo che i giovani di oggi siano più accorti e politicamente diffidenti.