16 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE LAVORATORI DELLA LOGISTICA
Il 16 ottobre 2014 i facchini e i corrieri del settore della logistica si fermano e manifestano in tutta Italia.
Padroni e sindacati confederali lavorano di comune accordo per reprimere e sconfiggere l’iniziativa operaia nel settore perché è loro comune interesse porre un freno all’ondata di lotte che ha imposto condizioni di lavoro appena più decenti e che loro chiamano: “un crescendo di conflittualità fuori controllo, con fenomeni di illegalità diffusa, suscettibili di strumentalizzazioni di varia natura”.
Per ottenere questo obiettivo il 16 febbraio è stato firmato un accordo tra le associazioni padronali FEDIT, CONFETRA e i sindacati CGIL-CISL-UIL che prevede che i facchini diventino lavoratori dipendenti (e non più soci di cooperative) ma in cambio di una assoluta flessibilità e disponibilità ai dettami delle aziende: reperibilità, banca ore calcolata sull’arco di 6 mesi, Istituti contrattuali come ROL e ferie erogati solo a certe condizioni, tentativo di concentrare TUTTE le nuove assunzioni al livello 6J con conseguente riduzione del già misero salario.
E’ con accordi come questi che i sindacati confederali si accodano nella pratica agli interventi governativo/padronali che a parole pretendono di contestare. Accordi volti a cancellare la funzione del contratto nazionale (unificazione dei lavoratori e argine all’arbitrio padronale) e rendere le lavoratrici e i lavoratori merce senza tutele nelle mani delle imprese.
AL CONTRARIO siamo qui per rilanciare la piattaforma nazionale definita dai lavoratori e dalle lavoratrici che rivendica:
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l’assunzione diretta dei lavoratori e la cancellazione della figura del socio lavoratore;
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l’introduzione della clausola sociale di salvaguardia del posto di lavoro in caso di cambio appalto con mantenimento dell’anzianità aziendale maturata;
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l’integrazione piena al 100% del salario per malattia e infortunio;
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il pagamento pieno al 100% degli istituti contrattuali previsti dal CCNL (13° e 14° mensilità, ROL, Ferie e TFR);
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l’eliminazione dei livelli retributivi 6J e 4J e il passaggio automatico di livello dal 6 al 5 dopo 18 mesi e dal 5 al 4 dopo 5 anni;
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la maggiorazione al 25% del lavoro notturno;
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il riconoscimento del lavoro straordinario su base giornaliera;
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l’introduzione degli ammortizzatori sociali anche nel settore della logistica.
La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della logistica dall’altra parte, con la sua determinazione, la sua estensione e radicamento è un esempio di concreto coraggio per tutti coloro che sembrano rassegnati ad accettare in silenzio il destino di sfruttamento e miseria a cui vogliono costringerli padroni, governi, sindacati e troike di varia natura. Da ultimo con i recenti provvedimenti in materia di mercato del lavoro, vedi il Jobs Act.
Prendendo in mano il proprio destino e dotandosi di proprie autonome strutture organizzative, sostenuti da sindacati di base come il SiCobas e ADL Cobas e da tanti compagni e compagne, i facchini hanno strappato vittorie reali, così come hanno fatto e fanno migliaia di proletari che lottano per avere un tetto sopra la testa, con cui non a caso siamo insieme in piazza.
Stanno così dimostrando che la lotta paga e che il futuro non è scritto, le cose possono ancora cambiare!
LA LOTTA DEGLI OPERAI DELLA LOGISTICA E’ LA LOTTA DI TUTTI GLI SFRUTTATI!
UNIAMOCI PER DIFFONDERE PROCESSI DI AUTORGANIZZAZIONE E LOTTA E CONTRASTARE LE POLITICHE DI IMPOVERIMENTO DI GOVERNO PADRONI E SINDACATI CONFEDERALI!
Assemblea di sostegno alle lotte della logistica – Roma (fb: Logistica Roma)
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