Per farci due risate…amare!

Non so quanti e quante conoscono il “ridente paesino” (si dice così, no?) di Borgosatollo, quasi 10.000 abitanti a sud di Brescia nella bassa bresciana.

I. B., 43 anni senza fissa dimora, condannato più volte per piccoli furti, viene ammesso alla misura restrittiva degli “arresti domiciliari” e, non avendo un’abitazione, elegge il proprio domicilio presso il Municipio del paese di panchina domicilioBorgosatollo, ma non dentro l’edificio bensì al civico 13 di via Roma, corrispondente a una panchina del parco adiacente al Municipio. Quella panchina, segnata da un apposito contrassegno inciso nel legno, perché venga riconosciuta, era la residenza notturna del buon I.B. cittadino senza fissa dimora.

Ma le solerti forze dell’ordine devono condurre i loro controlli contro i pericolosi delinquenti e non sentono ragioni, nemmeno la propria. Così nelle notti di luna piena e in quelle buie e piovose, si recano presso la panchina del parco per verificare che il detenuto sia presso il “proprio domicilio”. Succede però che nei giorni, o meglio nelle notti del 30 maggio, del 5 e 10 giugno 2009, dopo le 21 il clochard non viene trovato alla sua panca. Scatta immediatamente la denuncia, è stato commesso un reato!, bisogna procedere!, così il buon I.B. viene sbattuto in galera per aver violato ripetutamente la misura di sorveglianza; ossia per: «violazione reiterata all’articolo 9 della legge 1423/56». Accidenti! Mica quisquilie!!! la giustizia è celere quando deve tutelare la sicurezza dei cittadini, e che c…!

I giudici di primo grado, anche loro ligi alle procedure, gli concedono le attenuanti generiche, ma lo condannano a dieci mesi, mica bruscolini!!! Fino a questo punto nessuno si è fatto nessuna domanda intelligente, come a dire: fin qui tutto bene! Ma che bravi!!!

Per fortuna il giudice di appello ha provato a ragionare, e il risultato non poteva che essere quello che ha scritto nella sentenza di proscioglimento: “Essendo privo di fissa dimora, tanto che aveva indicato quale luogo dove sarebbe stato reperibile un giardino pubblico, non può stimarsi che il mancato rintraccio costituisca violazione dell’obbligo di permanenza presso l’abitazione nelle ore notturne, che logicamente presuppone la obiettiva circostanza che il soggetto disponga di un’abitazione, ovvero di ciò che nel caso di specie pacificamente faceva difetto all’imputato“.

Come a dire, bisogna pur averlo un domicilio, un’abitazione, per violare gli obblighi di risiedervi, no? senza abitazione che … puoi violare?

‘ndo c… semo capitati!!! (scusate il dialetto)

… è proprio un bel paese l’italia, no????

Questa voce è stata pubblicata in Carcere e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

6 risposte a Per farci due risate…amare!

  1. Fiamma Schiavi ha detto:

    Oh sì ! Il bel paese di merda.Scusa la volgarità.Ma porco quello là…Sono senza parole.Solo schifo schifo schifo

  2. gianni landi ha detto:

    E’ “Il paese delle meraviglie”, come dice Crozza. boia deh!! che budelli!! Sentite questa: l’altro giorno al bar di San Piero a Sieve nel Mugello ho visto a sedere un uomo, che conosco di vista, un po’ abbacchiato, avvilito e col viso gonfio; gli ho chiesto che problemi aveva: ” Sono qui al bar per stare al caldo perché mi hanno tagliata la luce ed il gas, perché moroso. Vado a fare la dialisi tre volte la settimana , ho una pensione di duecentosessantotto euro e la casina del Comune è fredda ed umida”. Ho telefonato al Comune, esponendo questa situazione che passa nella indifferenza generale. Sapete cosa mi hanno risposto tranquillamente: ” Non possiamo mica pagargliele noi le mille euro di bollette arretrate!” Bravi compagnucci di Rifondazione titolari del Comune!, sono gli stessi “rifondaroli” che l’altro giorno erano contrariati per il fatto che l’India non abbia ancora rilasciati quegli “eroi” che hanno assassinato due poveri pescatori ed il governo dell’ammucchiata non faccia il dovuto per riaverli e toglierli dai domiciliari dentro l’ambasciata italiana!!!!! ne volete di più per incazzarvi?! a me piace buttare benzina nella speranza che qualcuno gli dia fuoco. ” Non è politico compagno! non sarebbe d’accordo nemmeno Nicolò Machiavelli, tuo conterraneo fiorentino!” Si perchè ora è di moda tra i radical schic fiorentini che frequentano le istituzioni di sinistra, tipo Regione, rivalutare le idee di Machiavelli esposte ne Il Principe o nei Discorsi, dimenticandosi che fu un precursore di Mussolini, di Hitler e di Stalin, buoni conoscitori e frequentatori di Nicolò. Chi non l’avesse capito facevo riferimento all’ultimo libro di Adriano Sofri su Machiavelli; dargli dell’opportunista e del paraculo è fargli un complimento. Io rispetto un certo passato di Adriano, ma il presente ed il passato prossimo mi fanno male. Gianni Landi

  3. Fiamma Schiavi ha detto:

    Caro(posso dire così?) Gianni ,hai perfettamente ragione quando parli di Sofri. Io personalmente non l’ho mai retto,nemmeno allora,pur con tutto il rispetto per alcune cose,ma mi è sempre parso spocchioso. E,senti, non possiamo fare una colletta per pagare le bollette di quel signore? Sappimi dire

    • gianni landi ha detto:

      cara Fiamma, a proposito di Sofri la pensi come molte persone; personalmente non valuto i “politici” per simpatia od antipatia ma per quello che dicono, fanno e pensano perchè non invadono la sfera dei miei sentimenti. Ho militato nel Potere Operaio pisano con la tessera del P.C.I. in tasca dal ’67 al ’69 con amicizie tra i troskisti ( Sirio Di Giulio Maria, Livio Maitan e compagnia chiaccherona), quindi era tutto oro quello che riluceva (erano i bei tempi dei fatti della Bussola di Viareggio dove fui incriminato insieme a Sofri e Guelfo Guelfi come organizzatori ; poco tempo dopo, quando fu assassinato Franco Serantini, ognuno prese la sua strada!!). Non condividevo più certe scelte politiche di prassi e di metodo. Carico di denunce da tribunale e da Corte d’Assise presi un’altra “strada”, ma questa sarebbe un’altra storia. In ogni caso non ho mai personalizzata la mia militanza basandomi sulla simpatia od antipatia. Posso condividere la tua antipatia per la supponenza, classica di alcuni normalisti ( anche Cazzaniga e Cesare Moreno erano del Potere Operaio pisano e normalisti , completamente opposti nella militanza e scelte di intervento, ma questo non ha mai condizionata la mia valutazione politica, la mia empatia verso l’uno o l’altro). Lo sai Fiamma perchè voglio tanto bene a Salvatore ed alla mia compagna? perchè “sentono” come me e guai a chi me li tocca!
      Riguardo a quel “disgraziato” e squattrinato mi sono già mosso in quella direzione da te suggerita, oltre a rivolgermi al “difensore civico” della Regione per affrontare più in profondità il problema; ad ogni modo ti ringrazio per la tua disponibilità. Ti abbraccio con simpatia, stima ed affetto fraterno. Gianni Landi

  4. Fiamma Schiavi ha detto:

    Grazie Gianni per le tue affettuose parole.Un abbraccio a te e alla tua compagna

  5. Flaminio ha detto:

    Complimenti per l’articolo. Molto interessante. Continuate cos, io sono un assiduo lettore!

Rispondi a gianni landi Cancella risposta

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.