Violenta protesta nella serata del 10 dicembre in un reparto del carcere di Parma. Intorno alle 20.30. La notizia è arrivata dal Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria: “I detenuti hanno gettato nei corridoi non solo bombolette di gas, ma anche bastoni, scope e generi alimentari – ha scritto il segretario Giovanni Battista Durante in una nota -. Poi hanno dato fuoco alle lenzuola, creando una grossa nuvola di fumo, tanto da intossicare il poliziotto in servizio nella sezione detentiva”.
Nelle carceri italiane ci sono 68.047 detenuti, a fronte di una capienza di 45.636 posti.
L’Emilia Romagna è una delle regioni più affollate d’Italia, con una percentuale di oltre il 180%: i detenuti presenti sono 4.041, a fronte di una capienza di 2.394 posti.
Il carcere di Parma può contenere 350 detenuti, ma ne ospita circa 490. L’Istituto è principalmente una Casa di Reclusione (per detenuti condannati in via definitiva) ed ospita anche un Centro Diagnostico e Terapeutico e una sezione paraplegici (ma che ci fanno i paraplegici in carcere?).
Recentemente la Regione Emilia-Romagna ha deciso di tagliare ben il 50% dei finanziamenti relativi alla struttura sanitaria del carcere parmense.
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