Ma come parlano i “5stelle”?
Sfogliando vari giornali locali, per trovare notizie sulle carceri, i giornali nazionali non considerano meritevole di attenzione il mondo della detenzione, nel “modenatoday” di ieri, 18 giugno, ho trovato un articolo riferito al carcere cittadino di Modena, il Sant’Anna. Il carcere è stato appena visitato da una delegazione M5S formato dalla parlamentare Stefania Ascari, componente della Commissione Giustizia, più i consiglieri comunali M5S Giovanni Silingardi ed Enrica Manenti.
Udite cosa ha detto la senatrice (riportato dal giornale di Modena), intanto ha rassicurato i secondini: «Con la legge di bilancio per il 2019 è stata pianificata l’assunzione di 1.300 unità del Corpo di Polizia Penitenziaria nell’anno 2019 e di 577 unità dal 2020 al 2023, con uno stanziamento di maggiori risorse per 71 milioni e mezzo di euro, per il triennio 2019-2021 ». ha ricordato che «Nel corso del 2018 sono stati finanziati interventi di adeguamento dell’impianto elettrico dei locali dell’impresa di mantenimento e dell’impianto termoidraulico presso la cucina detenuti e il magazzino».
Ha rassicurato che anche i dirigenti dei secondini verranno immessi in ruolo, 976 allievi vice-ispettori che a marzo hanno terminato il corso di formazione; per il ruolo dei sovrintendenti, sono in corso le procedure per il concorso interno a complessivi 2.851 posti per la nomina alla qualifica di vice-sovrintendente del ruolo maschile e femminile del Corpo.
Non ha prestato nessuna attenzione ai problemi delle persone detenute, cavandosela con un paio di numeri: «Trentacinque sono donne e l’aspetto che fa più riflettere è che oltre il 50% è composto dai cittadini extracomunitari senza titolo di soggiorno, mentre il 30% è italiano. Fa riflettere sulle persone clandestine e interrogare su una gestione del problema dell’immigrazione molto più complessa, a cui il Parlamento e il Governo stanno ponendo un’attenzione alta».
Persone clandestine? E che vuol dire? E che le persone sono differenziate per categorie?
Cara onorevole ( e consiglieri comunali annessi) in carcere ci sono persone! Chiaro! Persone e basta! Senza nessun aggettivo aggiunto, nemmeno rispetto al permesso di soggiorno! Sono persone cui nessuno può togliere la dignità (nemmeno lo Stato) in quanto esseri umani e le condizioni di detenzione dovrebbero rispondere al rispetto di questa dignità! Di ciò dovrebbe occuparsi, cara onorevole! Ad esempio dei 67 suicidi, purtroppo attuati, nello scorso anno e dei 1.200 suicidi sventati; dei più di 10.000 atti di autolesionismo, delle 91 persone morte in carcere per carenza di cure mediche.
Ci tolga una curiosità: dove ha imparato questo linguaggio? Forse nella troppo assidua frequentazione con i fascisti odierni?