L’11 luglio Graziano Mazzarelli è stato arrestato insieme a Lucio Alberti e Francesco Nicola Sala accusati di aver partecipato all’assalto notturno del cantiere della Tav di Chiomonte lo scorso 13 maggio 2013, così come i quattro No Tav arrestati il nove dicembre scorso, Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. Graziano è stato imprigionato nel carcere di Lecce dove vive una condizione di isolamento di fatto: è solo in cella, le celle intorno a lui sono vuote, fa l’aria e la socialità da solo, la corrispondenza gli viene sottratta settimanalmente, le semplici necessità quotidiane come ricevere un pacco o far uscire la biancheria sporca gli vengono continuamente ostacolate o rallentate.
L’inchiesta è coordinata dai pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino della Procura di Torino.
Chiara, Claudio, Mattia, Nicco, Lucio e Francesco hanno iniziato diverse forme di sciopero, per protestare contro l’isolamento di Graziano.
Facciamo pressione sui responsabili del trattamento indegno riservato a Graziano!
Inviamo un fax alla Procura di Torino: 0114327453 e al carcere di Lecce: 0832387496
Da lunedì 1 settembre, Chiara ha iniziato uno sciopero dell’aria per protestare contro l’isolamento cui Graziano è sottoposto dal giorno del suo arresto. Chiara ci fa sapere che il suo rifiuto di uscire all’aria si protrarrà fino a quando Graziano continuerà ad essere gravato da questa misura, voluta tanto dal carcere di Lecce quanto dalla Procura torinese che, come spesso avviene in queste situazioni, se ne rimpallano reciprocamente la responsabilità.
Da martedì 9 settembre anche Niccolò e Mattia, rinchiusi nel carcere di Alessandria, hanno iniziato uno sciopero dell’aria contro l’isolamento cui è sottoposto Graziano. La loro protesta durerà fino a martedì 16 settembre.
Claudio, rinchiuso a Ferrara, ha iniziato invece questa mattina e continuerà a rifiutarsi di uscire all’aria fino a giovedì 18 settembre.
Vi terremo aggiornati su come proseguirà questa mobilitazione e sulle condizioni detentive di Graziano.
Da ieri (11 settembre) anche Lucio si è unito alla protesta contro l’isolamento di Graziano e fino a martedì 18 settembre porterà avanti quindi uno sciopero della spesa e del carrello nel carcere di Busto Arsizio.
Qui, nei giorni scorsi, il comandante delle guardie ha convocato Lucio per comunicargli che, su richiesta della Procura di Torino, avrebbero iniziato a trattenergli tutta la corrrispondenza in entrata dal, non meglio precisato, contenuto “politico”. Cartoline, lettere e opuscoli, che alludono in qualche modo a delle lotte, verranno quindi bloccati e non si sa bene dove siano destinati a finire, visto che nessun provvedimento di censura formale è stato notificato a Lucio o ventilato durante il colloquio. La misura, stando almeno alle parole del comandante delle guardie, sarebbe piuttosto ufficiosa e di conseguenza dai contorni più vaghi del solito.
Un’occasione, per parlare e rilanciare la solidarietà ai 7 compagni in carcere, per l’azione contro il cantiere di Chiomonte, è l’iniziativa in programma domenica 14 settembre in Valsusa (vedi locandina qui )
In attesa di ulteriori aggiornamenti, ne approfittiamo per ricordarvi gli indirizzi dei sette compagni arrestati per l’azione contro il cantiere di Chiomonte del 14 maggio 2013:
Francesco Sala C.C. via Palosca, 2 – 26100 Cremona;
Lucio Alberti C.C. Via Cassano Magnago, 102 – 21052 Busto Arsizio (Varese);
Graziano Mazzarelli C.C. via Paolo Perrone, 4, Borgo San Nicola – 73100 Lecce;
Niccolò Blasi e Mattia Zanotti C.C. San Michele strada Casale, 50/A – 15121 Alessandria;
Claudio Alberto C.C. via dell’Arginone, 327 – 44100 Ferrara;
Chiara Zenobi C.C. “Rebibbia” via Bartolo Longo, 92 – 00156 Roma.