Leggendo questa agenzia si rimane esterrefatti: anche il Wwf?
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Giustizia: Wwf Italia; il decreto-carceri manda a casa i piromani… è un errore gravissimo
Dire, 17 luglio 2013
Il decreto svuota-carceri approvato dal Governo e ora in discussione al Senato “rischia di mandare a casa i colpevoli di danni ai nostri boschi per centinaia di migliaia di euro, riducendo l’efficacia delle pene previste per i criminali che appiccano incendi al patrimonio boschivo“: lo denuncia il Wwf Italia.
Un intervento “che non ha senso nell’ottica di svuotare le carceri perché le condanne per questi reati riguardano un numero davvero esiguo di persone – segnala l’associazione in una nota – secondo i dati 2012 del Corpo Forestale dello Stato, a fronte di 288 persone denunciate per gli incendi boschivi, solo 7 sono state effettivamente arrestate“.
Il Wwf chiede ai senatori della commissione Giustizia del Senato ed al governo, al ministro della Giustizia in particolare, di “eliminare senza indugio la modifica al Codice di procedura penale che riguarda il reato di incendio boschivo, ripristinando l’obbligatorietà della reclusione per quelle poche decine di persone che sono state assicurate alla giustizia“.
Dai dati del Corpo Forestale dello Stato per l’anno 2012, ricorda l’associazione, ci sono stati 5.375 incendi boschivi che hanno percorso, danneggiando o distruggendo, 33.620 ettari di superficie , di cui 20.314 ettari di boschi. I dati più pesanti ed allarmanti riguardano il sud, con la Sicilia in testa.
“La pena alternativa al carcere (affidamento a servizi sociali o arresti domiciliari) può essere decisa dal giudice nel caso di reati minori, che comunque non presentano alti indici di pericolosità sociale – dichiara Patrizia Fantilli, direzione legale e legislativa Wwf Italia – ma certamente non per l’incendio boschivo doloso, che deve essere qualificato come crimine ambientale di particolare allarme e danno sociale: scopriamo di frequente anche, dai dati del Corpo Forestale dello Stato e dalle cronache, che gli incendi sono legati alla criminalità organizzata che spesso li usa per intimidire o per accaparrarsi aree pregiate da poter poi cementificare o utilizzare anche come discariche abusive“.
La certezza della pena, insieme alla sua entità, “sono fattori importanti come deterrenti e mai come nel caso degli incendi boschivi l’unica vera cura è la prevenzione – prosegue Fantilli – ci chiediamo a chi giova questa modifica. Si tratta di un numero davvero esiguo di persone in carcere per incendio boschivo e la loro scarcerazione inciderebbe in maniera davvero impercettibile nei grandi numeri: sempre dai dati del 2012 del Cfs scopriamo che, a fronte di 288 persone denunciate, solo 7 sono state arrestate”. Ciò detto, “la modifica proposta dal Decreto è un errore gravissimo del legislatore che sottovaluta la pericolosità dei reati di incendi boschivi“, conclude il Wwf.
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Quando il cervello va in pappa in preda a una furia forcaiola: si dice che “l’unica vera cura è la prevenzione” e contemporaneamente si chiede carcere, solo carcere, nient’altro che carcere! Che brutta deriva!!!
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