Per superare la crisi il capitalismo aumenta le spese per le armi
Negli Stati Uniti la spesa militare è in continua crescita:
345,0 miliardi di dollari nel 2001
528,7 miliardi di dollari nel 2006
711,0 miliardi di dollari nel 2011
pari al 4,7% del PIL (GDP)
(Stockholm International Peace Research Institute) http://www.sipri.org/
Nel 2006 gli USA hanno esportato “armi” (aerei, navi, mezzi corazzati, sottomarini, ecc) per 7,9 miliardi di dollari.
Nel 2011 gli USA hanno esportato “armi” per 66,3 miliardi di dollari pari a quasi il 78% del totale di un mercato valutato globalmente 85,3 miliardi di dollari nel 2011.
(http://www.nytimes.com/2012/08/27/world/middleeast/us-foreign-arms-sales-reach-66-3-billion-in-2011.html?_r=0)
USA. “Circa il 30% degli scienziati e degli ingegneri impegnati nel settore della ricerca e dello sviluppo scientifico e tecnologico è legato a industrie di tipo militare. Secondo dati della National Science Foundation, il 52,7% del fatturato che lo Stato destina allo sviluppo scientifico è indirizzato al solo settore militare.” (dati del 2007)
http://www.30giorni.it/articoli_id_15980_l1.htm
eh la meglio cosa che ho letto sulle elezioni di Obama…stringata ed essenziale, tra l’altro le spese per armamenti le stano aumentando tutti: aria mefitica
E’ l’unico mercato che tira! armi, droga, “figa”, calcio…e meno male che noi eravamo i “cattivi maestri”!!!Gianni Landi
vero Gianni infatti il titolo dice per superare la crisi e i quadri di George Grosz chiaramente sono un riferimento alla repubblica di Weimar e quel che segui’, stavo copiando il pezzo per il mio blog (se il temporale lo permette) e una piccola ricerca mi ha confermato che tutti stanno aumentando le spese militari, l’Europa ufficialmente ha frenato, ufficialmente ma auumentano in medioriente e in Africa e si sa che da quelle parti l’europa è “fornitrice”, in questa fase fa la guerra per “interposta”, in questa fase
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